Thursday, 19 June 2014

Workshop di Terryl Whitlatch e Nathan Fowkes

Ecco alcuni consigli che ho raccolto dai workshop di questi due grandissimi artisti
 Terryl
 -Creatura : Specie realmente esistente o immaginaria, MA è più importante saper disegnare le creature realmente esistenti.
-Attenzione alle chimere, deve essere credibile e no mezzo e mezzo-> bisogna cercare di fondere il DNA più che mischiarli visivamente
-C’è bisogno di fare l’anatomia per creare il modello da consegnare agli studios (se li devo animare), per eseguire il RIGGING (lo scheletro per l’animazione)
-Mood Painting -> impatto emozionale
-Ortografia di superficie per creature
-Non fare le creature esattamente simmetriche perché non è realistico
-Gesture Modelsheet
-Come designers bisogna essere pronti ad adottare stili diversi
-Una volta carpito il funzionamento del corpo possiamo dedicarci alla personalità
-Pensare al mondo in cui vive, a quello che la creatura deve fare nell’ambiente in cui si trova (WHY della creatura)
-Pensare anche ad un punto di interesse della creatura che attrae lo sguardo dell’osservatore
-Collar bone: è un osso che ci differenzia da molti animali, ce lo hanno quelli che devono manipolare, aggrapparsi.
-Tutti i mammiferi hanno 7 vertebre nel collo
-L’anatomia è quella che ti dà le ali per l’animazione 2D e per la caratterizzazione dei personaggi.
-Per umanizzare si può mantenere le proporzioni del volto umano nell’animale.
-Riferimenti di Terryl: Robert Khun, Wiliam d. Berry, James Matterness

NATHAN
-Dobbiamo avere un livello di intensità tale da creare un legame con l’audience
-Ha lavorato con Nico Marlet
-lavora per indurre le emozioni nell’audience con il colore
-La prima cosa, fare dei piccoli scketch
-Aggiungere luci e colori in modo semplice (caldo freddo)
-Ciò che fa la differenza sono i colori, sono loro che determinano la connessione con il pubblico.
-una scelta semplice dei valori può salvare il dipinto
-CREDIBILITA’
-ARMONIA
-EMOZIONE
-HSV e TEMPERATURA, Ma si può semplificare in Value e Temperature
-ARMONIA -> colori stanno bene insieme
-Color Key, fare chiavi di colore : da fare subito
-Idee semplici che ci salvano: UNITA’ all’interno della VARIAZIONE (Unity with variety)
-Color study from reference, classics, imagination
-Se i colori sono scelti a caso sulla ruota il nostro cervello fatica a riconoscerli
-La semplicità ci salverà
EMOZIONI:
-Blu -> triste, ansia
-Caldo -> invitante, accogliente
-Se desaturo i mezzi toni posso avere una scena triste anche con colori caldi, e procedendo posso arrivare a atmosfere umide e muffose.
-La palette di colori fa la differenza a livello emozionale
LIGHT
-Scuro e caldo in primo piano, luminoso e freddo in lontananza.
-Texture -> substract //crea un canale per le varie zone usando il selection tool
-‘magickpicker’ per il colore
-Colora in modalità colore
-Le foto reference vengono in aiuto ma non devono essere una stampella
-Il digitale è superiore in quanto ti consente di agire direttamente su HSV
-Active passage vs passive: il cervello dell’osservatore colma il gap ed è rapito dall’osservazione.

1 comment:

  1. Ho trovato un altro link che parlava di un workshop alla Nemo, che ho frequentato anche io: http://robadadisegnatori.com/2014/04/due-workshop-di-schoolism-firenze-tra/

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